mercoledì 10 ottobre 2012

Casa "Zero Energy", consumi zero, tutta in legno




Grazie a un sistema che integra pannelli solari, fotovoltaico, minieolico e geotermia con strategie bioclimatiche, la casa “Zero Energy” bilancia consumi e produzione energetica per arrivare all'impatto zero sull'ambiente. Il primo esemplare, costruito in Friuli, è stato appena inaugurato.
"Ci abbiamo messo due anni per arrivare a questo risultato, con un monitoraggio continuo del prototipo che è stato via via modificato e perfezionato in base ai risultati della ricerca", spiega Antonio Frattari, direttore del Centro Universitario Edifici Intelligenti, oltre che presidente del Green Building Council Italia. Il progetto è stato seguito dall’inizio e continuerà anche quando la casa sarà abitata, per mettere a confronto il comportamento teorico dell'edificio con il benessere effettivo degli abitanti. La casa, progettata dall’architetto Arnaldo Savorelli dello Studi Solarch a Bussolengo, ha una struttura in legno lamellare a telaio e sfrutta una serie di elementi passivi, sia per il riscaldamento invernale sia per la ventilazione e il raffrescamento estivo. La facciata Sud, disposta verso il giardino, ha un’ampia superficie vetrata e una serra che sfrutta i raggi del sole permettendone l’ingresso durante l’inverno, mentre in estate le vetrate sono schermate da brise-soleil per evitare il surriscaldamento. La facciata Nord, al contrario, è caratterizzata da aperture di piccole dimensioni, utilizzate in estate per la ventilazione notturna. L'abitazione è collegata alla rete elettrica, ma potrebbe anche essere off grid, perché produrrà energia in eccedenza rispetto al fabbisogno e quindi la rivenderà alla rete. L'ampio utilizzo della domotica ne farà una casa intelligente, in grado di integrare i vari sistemi e di percepire le variazioni esterne per regolare in modo autonomo la climatizzazione. L’edificio è realizzato con materiali naturali e rinnovabili, esclusa la ferramenta della carpenteria che deve essere in acciaio. Questo prototipo è quindi classificabile come “Natural Building” ed è un elemento di partenza per un sistema replicabile industrialmente, da utilizzare ad esempio in quartieri ecologici, come quelli costruiti a Friburgo o i BedZed inglesi.


La casa è dotata di sistemi attivi: collettori solari termici, impianto solare fotovoltaico, riscaldamento a pannelli radianti a pavimento, sistemi passivi: serra solare, ventilazione naturale e schermatura, impianto geotermico, impianto di recupero acque meteoriche, sistemi domotici.